Temi congressuali 2: innovazioni tecnologiche e lotta alle infezioni
Un approccio multidisciplinare, che mette a fuoco le più importanti novità cliniche con focus specifici sui temi delle strumentazioni innovative e delle infezioni. Il XIII Congresso AISLeC, a Padova dal 17 al 19 ottobre, “servirà a fare il punto sul continuo divenire del mondo del wound care – anticipa Laura Stefanon, Presidente AISLeC, annunciando tra l’altro – l’inedita collaborazione, in un unico congresso, di 9 diverse società scientifiche infermieristiche per la prima volta riunite”.
Tecnologia
Si entra nel vivo delle novità tecnologiche venerdì 18, con tre workshop, il primo dei quali su “L’antimicrobico resistenza nel wound care: strumenti e tecnologie a disposizione” sul tema delle tecnologie che, come requisito fondamentale, non inducano resistenze, e nello specifico della Tecnologia Sorbact® a captazione microbica. E si continua con le soluzioni tecnologiche a fronte delle “Lesioni iper-essudanti e cute perilesionale: quali strumenti per la gestione?” e con gli “Approcci innovativi per la gestione delle LDP sacrali e delle dermatiti associate all’incontinenza (IAD)”, altri due workshop a sfondo tecnologico.
Importante anche la sessione “Tecnologie avanzate nel wound care: esperienze a confronto in Chirurgia Plastica a Padova” dove si mettono a confronto due realtà (il reparto di degenza e l’ambulatorio divisionale) della stessa Unità Operativa, cercando di capire differenze e problematiche gestionali delle tecnologie all’avanguardia.
Segue un laboratorio didattico su “Il bendaggio compressivo: laboratorio esperienziale” che esamina le più avanzate proposte in materia di bende e tecnologia applicata. A ruota, un’importante sessione su “Ruolo degli innesti nel trattamento del piede diabetico: esperienze cliniche”, che illustra le possibilità ricostruttive rese possibili dalla tecnologia grazie alla disponibilità di tessuti omologhi sul piede diabetico ischemico o infetto, che subisce importanti perdite di sostanza. E sabato 19 si va ancora più al cuore del discorso con “Applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito clinico: dalla ricerca alla pratica”, che fa il punto sulle nuove funzionalità cliniche e diagnostiche intese come ausilio agli operatori e come catalizzatrici della crescita degli standard curativi.
Infezioni
Sempre il 18 ottobre, sul fronte delle infezioni – ma ancora con un occhio alle tecnologie – si parla di “Infezioni in cardiochirurgia pediatrica e come ridurle: bundle di prodotti a base di PHMB”, dove la Poliesanide (o PHMB, agente antimicrobico utilizzato in contesti chirurgici per prevenire le infezioni) viene verificata nella sua efficacia nel trattamento pre e post operatorio su una popolazione pediatrica.
Da seguire, poi, il workshop “Approcci innovativi per la gestione delle LDP sacrali e delle dermatiti associate all’incontinenza (IAD)”dove vengono presi in esame dispositivi specifici per illustrare in che modo la tecnologia permette di evitare o ridurre la contaminazione della ferita, il rischio di macerazione e/o le infezioni.
La sessione su “Piede diabetico: update 2024”, dal canto suo, sottolinea come solo la conoscenza clinica e la tempestività di intervento possano abbattere il rischio di amputazione (e di vita) dei pazienti diabetici con ulcera.
Sabato 19 ottobre, invece, sono da segnalare in particolare due sessioni: una su “Deiscenza ferita chirurgica: modalità di risoluzione”, in cui accanto alla prevenzione e alle innovazioni di trattamento si considera anche l’impatto del microbiota dal punto di vista prognostico e terapeutico. L’altra su “Osteomielite: problema diagnostico, clinico e gestionale” che affronta le problematiche relative a un’infezione ossea di difficile gestione sia per il personale di cura che per il Servizio Sanitario Nazionale.