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AISLEC FA FOCUS SU COMUNICARE E DOCUMENTARE

Temi congressuali 1: comunicare e documentare

In un mondo in cui la comunicazione è fondamentale e la documentazione è altrettanto importante – non fosse che per i suoi risvolti giuridici – comunicare il mondo del wound care e saperlo documentare in modo corretto sono due esigenze imprescindibili. Per questo il Congresso AISLeC fa focus con decisione sui due temi, con sessioni, laboratori e workshop distribuiti su tutte e tre le giornate di lavori.

Sul fronte della Comunicazione si comincia subito, il 17 ottobre, con “Umanizzazione della cura. Engagement del paziente e cura tra evidenze ed esperienze”, sessione che ha lo scopo di condividere il modello di assistenza per migliorare l’umanizzazione, la collaborazione con le associazioni pazienti e la centralità della persona nel suo percorso di cura. In contemporanea, ancora più marcatamente comunicativa: “Comunicare attraverso gli strumenti del web dei social: educare, formare e informare”, con tecniche ed indicazioni pratiche per raggiungere il destinatario, attraverso i media oggi più in voga e più efficaci.

Ancora il 17, ecco la sessione dedicata a “Lo studio ‘Brochure’ di AISLeC: un progetto educativo in ambito di skin tears rivolto al caregiver”, in cui si illustra la metodologia dell’ETHIC, utile per la redazione di materiale informativo sanitario, analizzando l’approccio del teach back come strategia per trasmettere informazioni sanitarie, con condivisione del protocollo di studio, dei risultati e delle prospettive future di sviluppo.
Sempre legati all’ambito comunicativo, anche se su un piano diverso, sono da segnalare i tre incontri (17, 18 e 19 ottobre) a proposito di “Ipnosi e comunicazione ipnotica: laboratorio esperienziale”, dove al centro dei lavori saranno lo scambio e l’apprendimento reciproco, insieme alla condivisione di esperienze e conoscenze tra partecipanti con diversi livelli di esperienza e di formazione.

Veniamo ora al tema della Documentazione. Nella giornata di inizio lavori, il 17 ottobre, si va subito al cuore del discorso con “Curare la documentazione per prevenire il rischio giuridico”, dove attraverso esempi tratti dal wound care si affronta il “come” documentare le lesioni con precisione, tutelando sia il paziente sia l’operatore e prevenendo ogni possibile rischio giuridico. Un tema, questo, che sarà approfondito anche il giorno seguente nel Laboratorio Didattico “Fotografia clinica nel wound care”, dove la documentazione clinica viene considerata come “responsabilità legale, morale, economica e professionale”, e dove si affrontano ruolo ed evoluzione dell’immagine fotografica in quest’ambito, esaminando anche le ormai inevitabili interazioni della fotografia con l’Intelligenza Artificiale.

Infine, il 19 ottobre, l’obiettivo si sposta su un tema delicato, con la sessione dedicata a “Lesioni cutanee: dalla malpractice alla violenza nascosta”, che oltre ad esaminare gli aspetti clinici, bioetici e gestionali relativi alle malpractice in particolare verso i pazienti anziani, affronta il tema dell’aspetto giuridico della documentazione e dell’uso dell’immagine fotografica in questo specifico contesto, in modo da rendere l’azione dell’operatore efficace, ma tenendola al tempo stesso al riparo da qualsiasi possibile risvolto giuridico negativo.

 

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